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Follia

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perchè mai dovremmo elogiarla

forse che non se ne sia avvinti

in una lucente pellicola di nonverità

sin dal venire alla luce?

 

La follia

la ricordo come un gran dolore:

il mondo tutto ti si precipita addosso

comprimendoti a soffocarti

 

... e tu l'uccidi non sentendoti in colpa

ilmondo

 

 Salvatore Pizzo - 14/08/2018 14:10:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Ricordo sempre il motto di un’associazione che si occupa di malati psichici:"da vicino nessuno è normale". Interiorizzare questo motto, farlo proprio nella più intima essenza, vuole anche dire comprendere, come tu ben dici, ci possa essere una follia in ognuno di noi. Ma, anche che questa vena non sempre si manifesta espressione di valore estetico. Molto più spesso questa è una vena dolorosissima: pulsa indomabile nell’universo psichicamente doloroso di persone malate che soffrono. Ed è qui il nostro paradosso mostruosamente umano: se da un lato la follia può dirsi creatività, disordine creativo, estro, improvvisazione, intuizione... dall’altro è dolore, emarginazione, paura, solitudine, autolesionismo...
Grazie di cuore con un abbraccio d’immenso

 Annalisa Scialpi - 13/08/2018 12:58:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]


Il termine follia viene dal latino “follis” che vuol dire “pallone”. Col tempo nell’evoluzione della lingua latina “follis”, viene sostituito da “fatuus”, per intendere metaforicamente una “persona che ha la testa vuota”.

Non ho conosciuto niente di più interessante che le persone
’con la testa vuota’ di pattume, di ideologia, di condizionamenti,
persone la cui follia albeggia ’in una lucente pellicola’ sin dalla nascita. diventano poeti, artisti, questi folli benedetti.
E si può uccidere il mondo quando si è così benedettamente folli,
perché il folle sa di essere lui il mondo.

Il dolore ha cercato di dirglielo, ma il folle sa anche lasciarlo andare.

Un carissimo saluto.

 Salvatore Pizzo - 24/05/2018 23:43:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Rosa:
Grazie a te e più che mai, mia cara Rosa, anche per avermi ricordato dell’immenso Pirandello che ci visse a lungo, accanto alla follia della propria consorte e compagna...Sì: è proprio un gran dolore, un dolore che va ben oltre la pura e semplice sfera della dimensione estetica....
Un saluto che più ancora è un abbraccio...

 Salvatore Pizzo - 24/05/2018 23:35:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Franca:
Mia cara Franca, permettimi di dirti che, di fronte alla malattia mentale, non c’è mai stata tanta tolleranza. Si direbbe che, il mistero che essa informa, abbia sempre spaventato e sgomentato la società. Anche perchè non c’è nulla che più spaventi di qualcosa che risulti perlopiù inspiegabile.Ma, soprattutto un aspetto di tale patologia credo che terrorizzi oltremodo. Ovvero il sentirla come qualcosa che ci appartiene,ma che non siamo in grado di gestire. Un aspetto della mente che esiste e col quale,come detto da qualcuno, dovremmo cercare di convivere, sprattutto per non rischiare di venirne sopraffatti in situazioni di particolare fragilità.
Grazie di cuore anche per la condivisione e le gentilissime parole con un più che caro saluto

 Salvatore Pizzo - 24/05/2018 23:24:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Graced:
Grazie di cuore anche per avere accolto la riflessione, condividendola e facendola tua: come tu ben dici, la follia è sofferenza per chi ci sta accanto e per chi ne è affetto: uno spiazzamento ed una alienazione che capovolge, come tutte le patologie, rivoluzionando l’esistenza degli individui...
Un più che caro saluto sempre mia gentilissima e generosa amica...

 Rosa Maria Cantatore - 22/05/2018 12:32:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

lui- il più grande del ’900- lui che l’aveva vissuta tragicamente, attraverso la malattia della moglie, Pirandello intendo, l’ha messa in scena più volte, ne ha fatto l’argomento di tante sue opere: valvola di sfogo estrema per l’inautenticità del vivere, dimensione paradossalmente liberatoria.
Io credo che non si possa dire altro che è semplicemente "un gran dolore", caro Salvatore.

Come tu hai detto.

 Franca Colozzo - 21/05/2018 23:04:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

La follia purtroppo connota molto il mondo odierno. Noi siamo ogni giorno spettatori impotenti di efferati delitti anche da parte di persone a volte insospettabili. Il sistema sociale e le dicotomie insite in esso, i social, che spargono fake-news e una dilagante maleducazione, congiunta ad ignoranza e arroganza, non fanno altro che incrementare la follia collettiva.
Sarebbe opportuno stendere una mano verso chi soffre e cercare di ricostruire dei ponti di comunicazione, anziché condannare o esecrare chi è afflitto da questa malattia. Ma pare che in giro non ci sia più tanta tolleranza! Un saluto affettuoso. Buona notte.

 Graced - 21/05/2018 20:40:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Credo che la follia faccia soffrire soprattutto chi sta accanto ad un folle. Il folle non credo se ne renda sempre conto delle stramberie che fa. Ma a volte per chi ne è affetto può essere fonte di dolore, sbalzi di umore, depressione ed esaltazione. Bisogna considerarla una malattia come le altre e cercare di venire incontro con tenerezza a coloro che hanno la sfortuna di venire risucchiati d questo gorgo malefico. Versi che tendono a farci riflettere su questo malessere di cui sono portatori tante persone nella nostra società. Un carissimo saluto Salvatore, Grazia!

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